Dott. Roberto Manetti, medico chirurgo specializzato in endoscopia e chirurgia dell’apparato digerente, responsabile del reparto di endoscopia di Rete PAS.
Che cosa sono la gastroscopia e la colonscopia?
La gastroscopia (o esofagogastroduodenoscopia, abbreviata con la sigla EGDS) e la colonscopia sono esami endoscopici fondamentali per diagnosticare la maggior parte delle patologie che coinvolgono l’apparato digerente. Essi permettono infatti di osservare direttamente eventuali lesioni a carico dell’esofago, dello stomaco, del duodeno, del colon e di alcune parti del piccolo intestino (digiuno e ileo distale). Inoltre, grazie alla possibilità di eseguire biopsie tissutali, è possibile confermare istologicamente la natura delle lesioni rilevate. La gastroscopia si riferisce al tratto digestivo superiore, mentre la colonscopia a quello inferiore.
Quando è consigliato effettuarli?
La gastroscopia e la colonscopia devono essere effettuate in presenza di alcuni sintomi specifici. Si raccomanda di sottoporsi alla gastroscopia in caso di:
- disfagia. Si tratta della sensazione di difficoltà nel deglutire i cibi solidi o liquidi;
- pirosi gastrica (bruciore di stomaco);
- reflusso e rigurgito;
- dolore nella parte superiore dell’addome (epigastrio);
- anemia cronica o acuta. La gastroscopia aiuta a individuare la presenza di eventuali sanguinamenti del tratto superiore digestivo;
- sindrome da malassorbimento. Si riferisce a una serie di malattie nelle quali le sostanze nutritive provenienti dagli alimenti non vengono assorbite correttamente dall’intestino tenue;
- dimagrimento eccessivo.
La colonscopia, invece, è consigliata in caso di:
- dolore addominale;
- presenza di muco o sangue nelle feci;
- dimagrimento eccessivo;
- alterazioni dell’alvo. Si hanno delle alterazioni dell’alvo quando l’intestino funziona in maniera irregolare (ad esempio, presenza di diarrea o stipsi ostinata).
Tali sintomi vanno comunque correlati ad altri fattori quali l’età, la familiarità per determinate malattie, l’assunzione di alcuni farmaci, la durata dei sintomi ecc. Fattori che ovviamente devono essere valutati sia dal medico curante sia dal medico specialista.
Come si svolgono?
Entrambi gli esami sono invasivi, poiché richiedono l’introduzione di due sonde: una in bocca per la gastroscopia, l’altra nell’ano per la colonscopia.
Le sonde sono dotate di un sistema di illuminazione, una telecamera, un canale per il lavaggio e l’aspirazione e, infine, un canale che permette di lavorare attraverso accessori come aghi, pinze per prelevare le biopsie e anse per asportare le lesioni.
Il paziente, se ha una buona tolleranza, può decidere di svolgere entrambi gli esami da sveglio. Più che dolorosi, essi risultano fastidiosi. La gastroscopia, dato che prevede il passaggio della sonda attraverso la gola, può provocare conati di vomito o eruttazioni; nella colonscopia si avverte una sensazione di distensione dello stomaco dovuta all’immissione di aria e, talvolta, si hanno dei dolori simili a una colica.
Non c’è comunque da preoccuparsi: gli esami hanno durata breve (10-15 minuti) e, durante la loro esecuzione, sia il medico sia l’infermiere aiutano la persona con alcune manovre, spiegano quello che sta succedendo e consigliano quale atteggiamento tenere per superare questi piccoli momenti di difficoltà. Questi esami possono essere comunque eseguiti sia in sedazione cosciente sia in sedazione profonda.
- Sedazione cosciente: vengono somministrati degli antidolorifici e degli ansiolitici che attenuano notevolmente i fastidi, con il paziente che mantiene uno stato di coscienza vigile ed ha la capacità di rispondere ai comandi verbali.
- Sedazione profonda: vengono somministrati dei farmaci (ad esempio il propofol) che inducono a una perdita di coscienza. Il paziente respira comunque in maniera spontanea e autonoma ed è sempre garantita la presenza del medico anestesista.
Qualora si esegua la gastroscopia o la colonscopia in sedazione cosciente o profonda, il paziente dovrà avere un accompagnatore e non potrà condurre veicoli nelle 24 ore successive.
Sono previste delle norme di preparazione?
Assolutamente sì, altrimenti gli esami non possono avere la completezza diagnostica richiesta. Prima di eseguire la gastroscopia, il paziente dovrà essere digiuno per diverse ore, evitando di assumere anche liquidi. Per la colonscopia è necessaria una preparazione ancora più rigorosa, che include una dieta specifica nei giorni precedenti l’esecuzione dell’esame e l’assunzione di lassativi per pulire completamente l’intestino. Per chi assume particolari farmaci potrebbe essere richiesto di sospenderne l’assunzione; ad esempio l’assunzione di anticoagulanti deve essere sospesa per evitare il rischio di sanguinamento durante l’esame. In ogni caso, al momento della prenotazione di uno o di entrambi gli esami, vengono fornite le istruzioni per la preparazione, le varie informative e i vari consensi: prima dell’esecuzione degli esami, il paziente avrà un breve colloquio con il medico specialista, firmerà i consensi informati e potrà chiedere tutte le delucidazioni necessarie.