Il varicocele è una condizione caratterizzata dal reflusso di sangue venoso nel plesso pampiniforme del testicolo, colpendo il 10-20% degli uomini, prevalentemente durante la pubertà. Spesso asintomatico, può causare gonfiore, fastidio e dolore, con possibili complicanze come atrofia testicolare e infertilità. Il trattamento varia da nessuna azione a interventi chirurgici in casi gravi.
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Il varicocele è una condizione fisiopatologica caratterizzata dalla presenza di reflusso di sangue venoso lungo il cosiddetto plesso venoso pampiniforme del testicolo. Si tratta di una patologia comune e colpisce circa il 10-20% della popolazione maschile, Insorge principalmente durante la pubertà, tra gli 11 e i 16 anni, e interessa nel 95% dei casi il testicolo sinistro.
Attualmente, il preciso meccanismo con cui s’instaura il varicocele non è chiaro. Tuttavia alcune teorie sono state formulate. Come tutte le vene del corpo umano, anche le vene del plesso pampiniforme sono fornite, lungo la parete interna, di un sistema di valvole, che serve a condurre il sangue povero di ossigeno in un’unica direzione: verso il cuore.
Secondo la teoria formulata per spiegare il fenomeno del varicocele, quest’ultimo scaturirebbe da un malfunzionamento del sistema di valvole presente sulla parete interna delle vene del plesso pampiniforme; il malfunzionamento di tali valvole, infatti, permetterebbe al sangue di tornare indietro, rispetto alla direzione prevista, e sostare nei vasi venosi coinvolti, causandone quella dilatazione che si osserva tipicamente in presenza di varicocele.
Come riconoscerla: segnali e sintomi
Nella maggior parte dei casi, il varicocele è asintomatico, cioè non causa alcun sintomo e segno rilevante; più raramente, è responsabile di una sintomatologia che comprende:
Gonfiore in sede scrotale, in prossimità del testicolo;
Fastidio
Dolore allo scroto: il dolore da varicocele è solitamente un dolore sordo (ossia persistente), che aumenta d’intensità, quando il paziente è stato in piedi a lungo durante la giornata o è stato impegnato in un’estenuante attività fisica; aumenta alla sera; si riduce d’intensità, quando il paziente si corica a pancia in su.
Dalle forme più severe di varicocele possono scaturire complicanze, quali:
– Atrofia testicolare: fa riferimento a una riduzione del volume del testicolo interessato
– Infertilità maschile: Il varicocele può essere causa di un aumento della temperatura attorno ai testicoli, tale da pregiudicare la formazione dello sperma e la capacità di movimento degli spermatozoi.
Varicocele pelvica o testicolare: similitudini e differenze
Il varicocele femminile, detto anche varicocele pelvico o sindrome da congestione pelvica, si manifesta in modo diverso.
In entrambe i casi, però, l’elemento su cui si fonda il disturbo è lo stesso: un’anomala dilatazione delle pareti delle vene che fanno defluire il sangue nella zona pelvica. Si tratta di una patologia molto diffusa ed anche ampiamente sotto diagnosticata, visto che può presentarsi senza sintomi. È maggiormente diffusa tra le donne in età fertile, mentre è raro che il varicocele pelvico insorga prima della pubertà o dopo l’inizio della menopausa. Il varicocele pelvico è una dilatazione che può interessare le vene ovariche o le vene iliache interne
Trattamento e intervento chirurgico
In presenza di varicocele, l’adozione di un trattamento e il tipo di cure adottate dipendono sostanzialmente dalla sintomatologia:
Se il varicocele è asintomatico e non impedisce al paziente di condurre una vita normale, non è previsto alcun tipo di trattamento mentre, se il varicocele si accompagna a dolore scrotale persistente e/o a riduzione della fertilità e/o atrofia testicolare, è indispensabile ricorrere alla chirurgia o alla radiologia interventistica.
La radiologia interventistica mette a disposizione dei paziente una procedura minimamente invasiva nota come embolizzazione percutanea. Essa viene eseguita in anestesia locale e consiste nel bloccare le vene del plesso pampiniforme dilatate, mediante speciali sostanze embolizzanti o piccole spirali metalliche.
Di solito questi tipi di interventi sono abbastanza veloci, le dimissioni sono previste al termine degli effetti dell’anestesia locale. La procedura non prevede incisioni, pertanto i tempi di recupero sono molto rapidi; il paziente, infatti, può tornare alla vita di tutti i giorni nel giro di 7-10 giorni al massimo.
Lo scopo della chirurgia è isolare le vene del plesso pampiniforme oggetto di dilatazione e chiuderle con delle legature cosi da costringere il sangue venoso a intraprendere un percorso alternativo privo di ostacoli. L’intervento viene eseguito in regime di Day Surgery e ha la durata di circa 45 minuti. Prevede una piccola incisione cutanea inguinale e i tempi di recupero sono di circa 15 giorni.
Può influenzare l’erezione?
Il varicocele non può influenzare l’erezione.
Raccomandazioni su come gestire tale disturbo
Si raccomanda sempre di consultare uno specialista Urologo in caso di comparsa dei sintomi descritti e/o per difficoltà alla procreazione naturale. Lo specialista saprà consigliarvi per il meglio.
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Dott. Antonio Andrea Grosso è specializzato in urologia, con una carriera distinta che comprende una serie di ruoli significativi in studi clinici internazionali e una forte presenza accademica. Hapartecipato a vari trial randomizzati internazionali,
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