Cos’è la congiuntivite
“Il termine ‘congiuntivite’ – spiega la dottoressa – significa infiammazione della congiuntiva, cioè della membrana che riveste parte della superficie esterna dell’occhio e della superficie interna delle palpebre.
Può colpire un occhio o entrambi ed essere acuta, con esordio improvviso e durata di pochi giorni, oppure cronica, con esordio graduale e durata anche di mesi.”
Come si manifesta e quali sono i sintomi
“Si manifesta con uno o più spesso più di questi sintomi e segni insieme, a livello degli occhi e delle palpebre: arrossamento, gonfiore, lacrimazione aumentata, secrezione bianco-giallastra, prurito, bruciore, sensazione di corpo estraneo, dolore, lieve appannamento visivo.
La forma acuta è frequentemente causata da infezioni batteriche, virali o anche fungine e parassitarie soprattutto nei portatori di lenti a contatto. Può essere, inoltre, provocata anche da allergia, per esempio a polvere, peli di animali o altre sostanze con cui si viene in contatto, o da reazione a molte sostanze irritanti, per lo più di natura chimica, per esempio detergenti e cosmetici.
La sua forma cronica ha di solito una causa allergica, per prolungata esposizione ad agenti allergizzanti. In molti altri casi è invece provocata da una reazione infiammatoria a sostanze irritanti, le stesse elencate di sopra.”
Cura e trattamenti
“Esiste anche la possibilità di cronicizzazione o di recidiva di una forma acuta. Pertanto è opportuno che la terapia sia prescritta da uno specialista dopo una visita oculistica ambulatoriale, visita nella quale si fa la diagnosi di congiuntivite e se ne individua la causa.
Il trattamento deve essere infatti specifico a seconda del tipo di congiuntivite. Esso comprende l’igiene di occhi e palpebre, con acqua tiepida ed eventualmente anche con salviette e detergenti. Da ricordare l’importanza, nelle forme infettive, di precauzioni anti contagio da contatto (lavarsi spesso le mani, non toccarsi gli occhi con le mani, non toccare altre persone con mani contaminate da lacrime e secrezioni oculari, usare asciugamani e cuscini personali) per una settimana.
Nei portatori di lenti a contatto, è assolutamente indicato evitarne l’uso dall’esordio della congiuntivite fino alla sua guarigione.
Le medicine, da usare per circa una settimana nelle forme acute e più a lungo, a seconda del quadro clinico, nelle forme croniche, comprendono colliri antibiotici, antivirali, antifungini o antiparassitari per le congiuntiviti infettive, colliri antistaminici o cortisonici nelle forme allergiche ed irritative. In alcuni casi possono essere usate anche pomate oftalmiche con gli stessi principi attivi ed altresì lacrime artificiali.
A discrezione dell’oculista, possono essere richieste visite di controllo per valutare l’andamento della malattia, che nella maggior parte dei casi guarisce senza esiti, ma che in rari casi può causare danni ad altre strutture dell’occhio e di conseguenza disturbi visivi anche gravi.”
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