Caldo torrido: alcuni consigli della dottoressa

donna in preda ad un attacco di caldo
Con il caldo è essenziale idratarsi, ma con attenzione alle esigenze individuali. Anziani e chi ha problemi cardiaci, renali o epatici devono controllare i liquidi e il peso. Preferire acqua e bevande non zuccherate né troppo fredde. Evitare sbalzi termici e regolare i farmaci con il medico.
Indice dei contenuti

Dottoressa Catia Bettazzi, specialista in Medicina Interna di Rete PAS

dott-ssa-bettazzi-catia-specializzata-in-medicina-interna
In questi giorni inevitabilmente si parla e si scrive molto sulle alte temperature con forte umidità presenti in quasi tutto il Paese e si ripete di BERE, IDRATARSI e cercare LUOGHI FRESCHI e/o AMBIENTI REFRGERATI: tutto giusto ma attenzione alle generalizzazioni.

Bere: imperativo valido per tutti, dai bambini agli anziani, ma quanto bere? ragazza che beve acqua

In linea generale si dice due litri al giorno per le donne e due litri e mezzo al giorno per gli uomini o anche 30-35ml/kg di peso. In questo periodo può essere poco, soprattutto in base alle attività che si svolgono e all’ambiente nelle quali le svolgiamo. Ragazzi, giovani e adulti ed anche anziani fino ad una certa età sono guidati dalla sete, che in genere dopo gli 80 anni viene avvertita sempre meno. La sete è il segnale che ci porta a correggere lo sbilanciamento tra introduzione e perdite di liquidi.
Vi sono però delle eccezioni: i cardiopatici, cioè a coloro che soffrono di malattie croniche del cuore, specie lo scompenso cardiaco; i nefropatici, cioè coloro che soffrono di malattie croniche del rene; i cirrotici, cioè coloro che soffrono di questa malattia del fegato;  devono stare sempre attenti alle quantità di liquidi che introducono perché rischiano il sovraccarico con edemi (il gonfiore) degli arti, difficoltà a respirare, aumento del volume dell’addome a cominciare dalla “cintura che tira”. Questi pazienti inevitabilmente berranno di più che in altri periodi ma devono controllare il peso corporeo, banalmente pesandosi la mattina, senza abiti e dopo aver svuotato vescica ed intestino, e devono subito consultare il proprio medico in caso di aumento del peso, comparsa di edemi, difficoltà respiratoria.

Non solo acqua: cosa bere?

Non solo acqua, tra le bevande consigliate vi sono: tè, tisane, brodo ma non liquidi molto dolci né liquidi molto freddi: i liquidi a temperatura ambiente sono più dissetanti così come è più dissetante il sorseggiare rispetto al bere “a garganella”.
Disidratazione significa perdita di acqua e sodio, al contrario idratazione significa reintegrarli entrambi. In condizioni normali bere l’acqua semplice rimpiazza l’acqua e l’alimentazione rimpiazza il sale; in caso di perdita severa anche col sudore, magari per lavoro o sforzi all’aperto o in ambienti molto caldi, è opportuno aggiungere all’acqua sali minerali o bere bevande per sportivi già addizionate di sali.
Rinfrescare il nostro corpo il più possibile ma attenzione agli sbalzi termici eccessivi; oltre al rischio di malattie delle alte vie respiratorie e/o di dolore addominale, si rischiano dolori muscoloscheletrici, proprio quelli che nella stagione calda spontaneamente migliorano. Attenzione quindi a proteggersi con indumenti “a cipolla” nei luoghi pubblici con refrigerazione eccessiva e a gestire saggiamente i nostri climatizzatori, in casa e in auto. Attenzione, inoltre, alle terapie antipertensive e ai diuretici: consultare il proprio medico per la riduzione del dosaggio quasi sempre necessaria nella stagione calda, e, a maggior ragione se si accusa malessere, sensazione di debolezza o di svenimento imminente.

Articolo scritto da

Picture of Dott.ssa Catia Bettazzi
Dott.ssa Catia Bettazzi
La dottoressa Catia Bettazzi è specialista in Tisiologia e Malattie dell'Apparato Respiratorio e in Medicina Interna. Nella sua esperienza professionale, ha lavorato presso il Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze e presso il Servizio di Cardiologia USL 10D-Fi, con mansioni sia di Medico di Guardia Medica, sia di sostituta di Medici di Medicina Generale. Successivamente, ha svolto l'attività di Assistente di Medicina Interna incaricata presso vari Ospedali Toscani, con il ruolo di assistente di a tempo pieno e poi Dirigente Medico di l ° livello, prima all'Ospedale di Piombino, poi all'Ospedale di Prato e infine all'Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, dove è stata Responsabile del Day Service - Day Hospital Multidisciplinare dell'Area Medica.
Picture of Dott.ssa Catia Bettazzi
Dott.ssa Catia Bettazzi
La dottoressa Catia Bettazzi è specialista in Tisiologia e Malattie dell'Apparato Respiratorio e in Medicina Interna. Nella sua esperienza professionale, ha lavorato presso il Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze e presso il Servizio di Cardiologia USL 10D-Fi, con mansioni sia di Medico di Guardia Medica, sia di sostituta di Medici di Medicina Generale. Successivamente, ha svolto l'attività di Assistente di Medicina Interna incaricata presso vari Ospedali Toscani, con il ruolo di assistente di a tempo pieno e poi Dirigente Medico di l ° livello, prima all'Ospedale di Piombino, poi all'Ospedale di Prato e infine all'Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze, dove è stata Responsabile del Day Service - Day Hospital Multidisciplinare dell'Area Medica.

Condividi sui social network

WhatsApp
Facebook
X
LinkedIn
WhatsApp
X
Facebook
LinkedIn

Articoli correlati