Ottobre: il Mese della Prevenzione del Tumore al Seno

Prevenzione tumore al seno
Ogni anno, ottobre si tinge di rosa per ricordare l’importanza della prevenzione del tumore al seno. È un mese interamente dedicato alla sensibilizzazione sulla diagnosi precoce, alla promozione dei programmi di screening e alla diffusione dei percorsi di cura. Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più comune tra le donne. Negli ultimi decenni, nonostante un aumento dell’incidenza, la mortalità è in calo. Questo importante risultato è stato possibile grazie a un maggior ricorso agli screening e all’individuazione tempestiva dei tumori, che oggi consente percentuali di sopravvivenza a cinque anni molto elevate, specialmente quando la malattia viene scoperta nelle fasi iniziali.
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Ogni anno, ottobre si tinge di rosa per ricordare l’importanza della prevenzione del tumore al seno. È un mese interamente dedicato alla sensibilizzazione sulla diagnosi precoce, alla promozione dei programmi di screening e alla diffusione dei percorsi di cura.

Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più comune tra le donne. Negli ultimi decenni, nonostante un aumento dell’incidenza, la mortalità è in calo. Questo importante risultato è stato possibile grazie a un maggior ricorso agli screening e all’individuazione tempestiva dei tumori, che oggi consente percentuali di sopravvivenza a cinque anni molto elevate, specialmente quando la malattia viene scoperta nelle fasi iniziali.

prevenzione senologica Prevenzione primaria e secondaria

La prevenzione può essere distinta in due approcci fondamentali:

  • Prevenzione primaria, che mira a ridurre i fattori di rischio modificabili, agendo sullo stile di vita e sull’ambiente;
  • Prevenzione secondaria, che si concentra sull’identificazione precoce della malattia attraverso controlli regolari e programmi di screening.

Entrambe le forme di prevenzione sono essenziali e hanno già contribuito, in Italia, a una significativa riduzione della mortalità per tumore al seno.

I principali fattori di rischio

Sono diversi gli elementi che possono aumentare la probabilità di sviluppare un tumore al seno. Tra i più rilevanti ci sono:

  • Familiarità: Circa il 10% delle donne con tumore al seno presenta una storia familiare della malattia, con un rischio maggiore se sono coinvolti familiari di primo grado (madre, sorella, figlia), in particolare se colpiti in giovane età (sotto i 40 anni) o con tumori sia al seno che alle ovaie.
  • Genetica: Una piccola percentuale (2-3%) dei casi ha una base genetica identificabile, spesso legata a mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, rilevabili con test specifici. Anche la presenza di un tumore al seno maschile, seppur raro, può essere indice di predisposizione genetica.
  • Storia riproduttiva: Avere più figli in età giovane e allattare per periodi prolungati può avere un effetto protettivo.
  • Fattori ormonali: Alcune terapie ormonali, specialmente in menopausa, possono aumentare il rischio.
  • Sovrappeso post-menopausa, alimentazione ricca di grassi, consumo di alcol, fumo e inattività fisica sono altri fattori rilevanti.

Stili di vita e prevenzione attiva

Numerosi studi confermano l’efficacia della prevenzione attiva. L’attività fisica regolare – almeno tre volte alla settimana – può ridurre il rischio fino al 20%. Anche una dieta equilibrata, povera di calorie e alcol, l’astensione dal fumo e il mantenimento di un peso sano, soprattutto dopo la menopausa, sono strategie preventive efficaci.

Controlli e screening: quando e come

L’autopalpazione resta uno strumento utile per conoscere il proprio corpo e riconoscere eventuali cambiamenti. In presenza di anomalie, è importante rivolgersi al medico, che potrà indicare eventuali accertamenti:

  • Ecografia mammaria: consigliata sotto i 40 anni;
  • Mammografia: con cadenza annuale tra i 45 e i 49 anni e biennale tra i 50 e i 74 anni.

Dopo i 74 anni, se la donna è in buona salute, è comunque opportuno proseguire con controlli regolari. In alcuni casi, potrebbero essere richiesti ulteriori esami di approfondimento per confermare la diagnosi.

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Rete PAS
Lo staff di Rete PAS si occupa di selezionare, redigere e pubblicare i testi informativi e divulgativi offerti su Retepas.com. Tutti gli approfondimenti pubblicati dallo staff di Rete PAS sono frutto del lavoro di medici, specialisti e tecnici esperti nella materia specifica di cui tratta l'articolo.
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